Credito d’imposta 4.0 e Continuità 4.0

Ottobre 27, 2023 in Credito d'imposta

Credito d’imposta 4.0 e Continuità 4.0

Cos’è il piano Industria 4.0?

Il piano Industria 4.0 è un’iniziativa governativa che promuove l’adozione e lo sviluppo delle tecnologie digitali avanzate nelle aziende, rendendole più smart e connesse per favorire la crescita e l’innovazione.

Il piano Industria 4.0, infatti, migliora l’efficienza e la competitività delle imprese italiane attraverso l’uso intelligente di tecnologie come:

  • l’Internet of Things (IoT);
  • l’intelligenza artificiale;
  • l’automazione.

Il piano Industria 4.0 prevede degli incentivi a supporto della trasformazione digitale delle imprese. È stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 ed ha subito notevoli aggiornamenti nel tempo, creando molto spesso confusione alle aziende.

Nonostante le opportunità di interconnessione e integrazione dei beni strumentali alla logistica di fabbrica, una volta ottenuta l’agevolazione, molte aziende hanno abbandonato le implementazioni. Dopo aver interconnesso correttamente i beni e completato la perizia giurata/asseverata, le imprese hanno continuato ad utilizzare il bene in modo più adatto alle proprie esigenze, perdendo di vista le condizioni iniziali.

Come funziona Piano Industria 4.0 2023?

Credito d’imposta per Investimenti Beni Strumentali 2023-2025

Investimenti in Beni Materiali 4.0:

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra 10 milioni e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro;
  • 5% del costo per la quota di investimenti oltre 10 milioni fino a un limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro.

Il credito d’imposta è valido per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026, a condizione che l’ordine risulti accettato e che sia pagato un acconto pari almeno al 20% del costo del bene, entro il 31 dicembre 2025.

Investimenti in Beni Immateriali 4.0:

  • Agevolazioni per servizi cloud computing;
  • Percentuali del credito d’imposta: 20% (2021), 50% (2022), 20% (2023), 15% (2024), 10% (2025);
  • Limite massimo dei costi ammissibili: 1 milione di euro.

Il credito d’imposta è valido per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026, a condizione che l’ordine risulti accettato e che sia pagato un acconto pari almeno al 20% del costo del bene, entro il 31 dicembre 2025.

Che cosa si intende per interconnessione 4.0?

Nell’ambito del piano Industria 4.0, l’interconnessione si riferisce alla capacità di collegare tra loro diversi elementi all’interno di un’azienda, creando un ambiente di lavoro più connesso e sinergico. Questa interconnessione riguarda la collaborazione e lo scambio di informazioni tra macchine, sistemi di progettazione, pianificazione e produzione e altri sistemi interni all’azienda. Questo scambio di informazioni deve avvenire utilizzando protocolli di rete internazionalmente riconosciuti come: TCP-IP, http, MQTT.

Inoltre, il bene che scambia le informazioni deve essere identificato in modo univoco, in genere questo avviene attraverso l’indirizzo IP che viene assegnato alla macchina.

Cosa si intende per integrazione 4.0?

L’integrazione si riferisce allo scambio di informazioni del bene con sistemi esterni; quindi, il bene deve essere integrato con il sistema logistico di fabbrica, o con la rete di fornitura o con altre macchine o impianti del ciclo produttivo.

Ciò consente:

  • una gestione più coordinata delle attività produttive;
  • la facilità di raccolta delle informazioni sulle prestazioni;
  • la possibilità di prendere decisioni più informate, migliorando l’efficienza e l’efficacia complessiva dell’azienda.

Come certificare interconnessione e gli altri requisiti 4.0?

L’Agenzia delle Entrate (AE) ha sottolineato che tutti i requisiti 4.0, compresa l’interconnessione, devono essere mantenuti per tutto il periodo di godimento del credito d’imposta Industria 4.0.

Il mantenimento dei requisiti deve essere dimostrato producendo una dichiarazione fatta dal legale rappresentante. L’impresa che riceve i benefici dell’Industria 4.0 deve documentare, in modo adeguato e sistematico, la permanenza dei requisiti per l’intera durata del beneficio, al fine di superare i controlli successivi dell’AE.

Come si dimostrano i requisiti 4.0?

I requisiti 4.0 si dimostrano con:

  • l’analisi tecnica del perito;
  • la documentazione idonea attestante il mantenimento delle condizioni iniziali.

In assenza della documentazione, l’Agenzia delle Entrate, durante i controlli, potrebbe revocare l’utilizzo dell’agevolazione all’impresa in questione.

Come funziona il credito d’imposta 4.0?

Il credito d’imposta mira a sostenere e incentivare le imprese che investono in nuovi beni strumentali, sia materiali che immateriali, per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Per beni materiali e immateriali, le imprese devono produrre:

  • una perizia tecnica asseverata da ingegnere o perito industriale iscritti negli albi professionali;

oppure

  • una dichiarazione del legale rappresentante, per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 €.

Inoltre, i beni devono:

  • avere delle precise caratteristiche tecniche per l’inclusione;
  • essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Controlli sui crediti d’imposta per beni 4.0 dall’Agenzia delle Entrate

Come richiesto dall’Agenzia delle Entrate, è necessario che, per ogni anno di utilizzo del credito d’imposta dei beni 4.0, le imprese forniscano un’adeguata reportistica che spieghi l’utilizzo del macchinario in modo corretto.

Se non dovesse accadere ciò, a seguito di controlli, l’AE potrebbe revocare il credito d’imposta che, in tal caso, andrà restituito.

 

Il supporto di Cieffei

Per assicurarti la fruizione idonea del credito d’imposta nel rispetto delle regole iniziali, Cieffei si occuperà di:

  • assicurarsi periodicamente l’utilizzo corretto dei beni 4.0;
  • ricavare i dati per capire come procede l’utilizzo;
  • annualmente, provvederà a stilare una relazione attestante lo stato di utilizzo;
  • supportare l’impresa in caso di controlli.

Grazie al corretto utilizzo dei beni 4.0 e ai documenti attestanti l’utilizzo nelle modalità richieste, non ci sarà da preoccuparsi di nessun controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate o di restituzione del credito d’imposta.

Per ulteriori informazioni sulla continuità 4.0, saremo felici di aiutarti e rispondere alle tue domande! Ci puoi scrivere all’email info@cieffei.com