⚠️ Stop al Piano Transizione 5.0: cosa cambia e come muoversi ora
Il Piano Transizione 5.0 è stato sospeso a partire dal 7 novembre 2025 per esaurimento delle risorse. In questo articolo spieghiamo cosa significa per le imprese, le ipotesi di rifinanziamento o transizione verso il nuovo iperammortamento 2026 e come pianificare correttamente gli investimenti nei prossimi mesi.
Federico Rosa
11/10/20252 min read
Transizione 5.0 sospesa: cosa succede ora e cosa conviene fare
Il 7 novembre 2025 è arrivata la notizia che ha scosso il mondo della finanza agevolata (di cui ne avevamo parlato qui): il Piano Transizione 5.0 è stato sospeso.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con decreto direttoriale del 6 novembre, ha disposto lo stop alle nuove prenotazioni del credito d’imposta 5.0 per esaurimento delle risorse.
Una decisione improvvisa, che ha colto di sorpresa molte imprese impegnate in progetti di efficientamento energetico e digitalizzazione.
Già nelle scorse settimane avevamo segnalato questa possibilità, alla luce della revisione del PNRR e dello spostamento di fondi verso la Transizione 4.0 e la ZES Unica.
Il comunicato del GSE e le possibili soluzioni
Il giorno successivo allo stop, il GSE ha pubblicato un comunicato chiarendo che il MIMIT sta valutando nuove soluzioni per garantire la copertura delle richieste presentate dal 7 novembre al 31 dicembre 2025.
Al momento si ipotizzano tre scenari:
1. Rifinanziamento del credito d’imposta 5.0, ipotesi considerata difficile vista la riallocazione dei fondi già in corso;
2. Integrazione nel nuovo iperammortamento 2026, che potrebbe accogliere le imprese rimaste escluse, garantendo una continuità di beneficio;
3. Avvio anticipato dell’iperammortamento, già da fine 2025, per evitare una sospensione totale degli incentivi.
Cosa fare adesso
In questa fase di incertezza, le aziende dovrebbero adottare un approccio prudente e strategico:
Se l’investimento è già avviato o in corso di completamento, conviene prenotare subito il credito 4.0, ancora disponibile (anche se in rapido esaurimento).
Se invece l’intervento non è ancora partito, la soluzione più razionale è attendere la Legge di Bilancio 2026, che definirà con chiarezza i nuovi incentivi e i meccanismi di cumulo.
Credito d’imposta o iperammortamento: cosa cambia
Il credito d’imposta 4.0/5.0 garantiva (garantisce) un beneficio immediato, utilizzabile in compensazione in tre anni, esteso anche a software e impianti fotovoltaici.
L’iperammortamento 2026, invece, si baserà su un aumento del costo deducibile dei beni fino al +220% per gli investimenti che migliorano l’efficienza energetica, ma con un beneficio spalmato nel tempo (più lungo).
In sintesi:
Credito 4.0/5.0 → vantaggio immediato e utilizzabile orizzontalmente in compensazione (fino al 01/07/2026) anche per INPS e INAIL.
Iperammortamento → vantaggio nel tempo ma più limitato ai macchinari tradizionali.
Conclusione
Il Piano Transizione 5.0 è in una fase di standby tecnico, e la gestione delle nuove richieste dipenderà dalle scelte del MIMIT nelle prossime settimane.
Nel frattempo, le imprese dovrebbero:
✅ bloccare le pratiche 4.0 ancora ammissibili;
✅ pianificare i nuovi investimenti per il 2026, in attesa del quadro definitivo della Legge di Bilancio.
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