Conto Termico 3.0: le novità del nuovo decreto
Federico Rosa
9/2/20252 min read


Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il decreto che introduce il Conto Termico 3.0, la nuova versione dello strumento di incentivazione per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
⚠️ Attenzione: il decreto non è ancora stato convertito in legge né pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi le misure descritte dovranno essere confermate nella versione definitiva.
Perché un Conto Termico 3.0?
Il nuovo decreto nasce con l’obiettivo di:
allineare la misura agli obiettivi del PNIEC 2024 e alle direttive europee,
semplificare l’accesso agli incentivi,
ampliare gli interventi ammessi,
favorire la riqualificazione profonda del patrimonio edilizio, soprattutto nel settore pubblico e nel Terzo Settore.
Le principali novità
Ecco i punti più rilevanti introdotti dal Conto Termico 3.0:
1. Beneficiari
Oltre a Pubbliche Amministrazioni e privati, vengono inclusi anche gli enti del Terzo Settore non economici.
Per i piccoli Comuni (meno di 15.000 abitanti) l’incentivo può arrivare fino al 100% delle spese ammissibili.
2. Interventi incentivabili
Efficienza energetica negli edifici: isolamento termico, serramenti ad alte prestazioni, schermature solari, illuminazione efficiente, sistemi di building automation, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, trasformazione in NZEB.
Produzione di energia termica da FER: pompe di calore elettriche e a gas (anche per raffrescamento), sistemi ibridi, caldaie e generatori a biomassa, solare termico (anche per processi produttivi e solar cooling), scaldacqua a pompa di calore, allaccio a reti di teleriscaldamento, microcogeneratori da FER (<50 kWe).
Novità assoluta: incentivazione anche di fotovoltaico con accumulo integrato.
Possibilità di realizzare interventi combinati (“multintervento”) in un unico progetto.
3. Modalità di accesso
Accesso diretto entro 90 giorni dal termine lavori.
Prenotazione dell’incentivo per PA, ESCO e grandi interventi.
Procedura semplificata per generatori ≤35 kW e solare ≤50 m² tramite Catalogo GSE.
Maggiori possibilità di dilazione nei pagamenti per i privati.
4. Requisiti tecnici
Generatori a biomassa: obbligo di certificazione almeno 4 stelle.
Solare termico: obbligo Solar Keymark e producibilità minima garantita.
Pompe di calore: requisiti aggiornati su SCOP e SEER, validi anche per il raffrescamento.
5. Budget
500 milioni €/anno per i privati.
700 milioni €/anno per PA e Terzo Settore.
20 milioni €/anno per diagnosi energetiche e APE.
Confronto con il Conto Termico 2.0
Per capire meglio la portata delle novità, ecco un confronto diretto:
Conclusioni
Il Conto Termico 3.0 si presenta come uno strumento molto più ampio e inclusivo rispetto alla versione precedente:
non solo sostituzione di generatori termici, ma interventi di riqualificazione integrata,
grande attenzione a digitalizzazione, automazione e mobilità elettrica,
incentivi rafforzati per i piccoli Comuni e il Terzo Settore.
🔎 Tuttavia, ricordiamo che il decreto è ancora in fase di approvazione definitiva: fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale le misure potrebbero subire modifiche.
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