Transizione 4.0 & 5.0: l’incentivo unico che cambia il gioco
Federico Rosa
9/16/20252 min read


Il Governo sta lavorando a un cambio di paradigma per gli incentivi alle imprese. Nella Manovra 2026 potrebbe essere introdotta una misura unica che cuce insieme Transizione 4.0 e Transizione 5.0, finanziata con risorse statali, per superare i limiti attuali del PNRR e delle regole europee ambientali.
Le ragioni del cambiamento
Stabilità e continuità: con i crediti d’imposta oggi legati a scadenze rigide (uno su tutti il termine al 31 dicembre 2025 per Transizione 5.0 e il 30/06/2026 per Transizione 4.0), le imprese faticano a pianificare oltre breve. Con la misura unica si punta a dare orizzonte pluriennale.
Vincoli che escludono molti settori: il principio europeo DNSH (Do No Significant Harm) e altri requisiti ambientali, pur importanti, hanno creato sbarramenti per settori energivori come la siderurgia, la chimica, la ceramica, oltre che difficoltà significative nel calcolo del risparmio energetico degli interventi. La nuova misura dovrebbe mitigare queste esclusioni.
Semplificazione amministrativa: procedure più snelle, meno burocrazia e regole più chiare, specialmente per le piccole e medie imprese, sono richieste pressanti da imprese e associazioni.
Cosa ha detto il Ministro Urso
Ecco una citazione diretta che sintetizza bene le intenzioni del Governo:
“Stiamo ipotizzando una misura unica che metta a sistema Transizione 4.0 e 5.0 con la possibilità, se si ricorre a risorse nazionali, di introdurre procedure più semplici e immediate”.
Urso ha inoltre parlato della misura come «organica, pluriennale e, soprattutto, finanziata con risorse nazionali».
I nodi da sciogliere
Quando entrerà in vigore: serve che le leggi, i decreti attuativi e le linee guida siano pronte in tempo per il 2026. Se i tempi si allungano troppo, molte imprese restano in balia delle misure attuali.
Quota e aliquote: non è ancora chiaro che percentuale sarà il credito d’imposta o le soglie per riduzione dei consumi energetici – due elementi che possono fare la differenza.
Transizione tra vecchio e nuovo regime: i progetti già iniziati sotto 4.0 o 5.0 come saranno trattati? Ci sarà cumulo, retroattività?
Ambiente e DNSH: quanto verrà alleggerito il vincolo del Do No Significant Harm, senza però rinunciare agli obiettivi ambientali?
Perché conviene prepararsi da subito
Le imprese che:
verificano già ora costi, benefici e risparmi energetici possibili,
raccolgono la documentazione e progettano investimenti con numeri chiari (macchinari, software, impianti, …),
si mettono in ascolto delle bozze normative,
saranno quelle che potranno accedere più rapidamente al nuovo incentivo non appena sarà attivo.
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